CHARLIE'S ANGELS: FASCINO E ADRENALINA

Vi siete mai trovate in una bettola, circondate da decine di brutti ceffi, che si chiedono: «Ma che ci fa un angelo in questo inferno?». Oppure lanciate a tutta velocità su un camion che sta per scontrarsi frontalmente con un altro? Vi siete mai dovute gettare in corsa da un'auto, per poi magari finire in un fiume e dover nuotare disperatamente per salvare la pelle? Se siete a caccia di emozioni e di adrenalina, siete nel posto giusto: tra amiche.

Chi non si ricorda le Charlie's Angels? «C'erano una volta tre ragazze che frequentavano l'accademia di polizia. Ad ognuna erano assegnati compiti molto pericolosi, ma io le ho portate via da tutto questo e ora lavorano per me. Il mio nome è Charlie». Così, ogni sera, iniziava la puntata di una serie poliziesca molto fortunata, andata in onda per la prima volta in America tra il 1976 e il 1981, in Italia tra il 1979 e il 1983. Gli «angeli» sono tre giovani donne, sexy, intelligenti e determinate, ex poliziotte, appunto, che ora lavorano come investigatrici private per la Detective Agency Charles Townsend.

“Gli «angeli» sono tre giovani donne, sexy, intelligenti e determinate, ex poliziotte.”.

Il trio all'inizio della serie è costituito da bellissime attrici: Kate Jackson (Sabrina Duncan), il leader intelligente, colto e poliglotta; Farrah Fawcett (Jill Munroe), lo spirito libero e la sportiva; Jaclyn Smith (Kelly Garrett), la mente riflessiva e saggia. «Charlie» (doppiato dall'attore John Forsythe) è il loro capo, che, all'inizio di ogni episodio, assegna loro un incarico attraverso l'altoparlante di un telefono: gli angeli non lo hanno mai visto in carne e ossa - dettaglio che aggiunge mistero e fascino al personaggio, ma intuiscono da alcuni dettagli che si tratta di un uomo molto ricco, amante del lusso e delle belle donne.

Appena andate in onda, e per tutte le cinque stagioni, fino al 1981, gli angeli appaiono ovunque: non solo su ogni genere di prodotto, dai poster alle magliette, dalle tazze alle bambole, ma anche in tantissimi programmi televisivi e riviste.

Vanity Fair e Opel cercano te

MISSION: ADAM

La prima copertina è quella di Time, il 22 novembre 1976, fotografate da Douglas Kirkland, e il titolo è chiaro: «Le super-donne della Tv». Perché tanto successo? Perché è una serie innovativa e moderna: la prima che mette le donne al centro, in ruoli fino ad allora ritenuti «maschili», in quanto pericolosi e d'azione (prima di allora, solo Angie Dickinson, «il sergente Pepper», era stata protagonista di una serie poliziesca). Non solo: non si tratta di donne qualunque, ma di «angeli», bellissime investigatrici

“Perché tanto successo? Perché è una serie innovativa e moderna: la prima che mette le donne al centro.”

che fanno sognare telespettatori e telespettatrici. Gli angeli ci regalano due lezioni: l'emancipazione e lo stile. Da una parte c'è l'indole forte delle tre protagoniste e il loro sprezzo per il pericolo: il desiderio di azione e di avventura di Kate Jackson, ad esempio, che prima di diventare un angelo partecipa ad alcune gare automobilistiche ed è quarterback della squadra di football dell'Accademia di Polizia di Los Angeles. Oppure la passione di Farrah Fawcett per le auto da corsa, che alla fine lascerà l'agenzia per diventare pilota di Grand Prix. E ancora l'agilità di Jaclyn Smith che miracolosamente sopravvive a inseguimenti, incidenti nonché a ben due esplosioni della sua auto. Dall'altra, c'è tutto il fascino e il glamour dello stile anni '70, attraverso gli abiti, gli accessori e i look che ancora oggi sono un cult

del guardaroba di ogni donna: gli angeli indossano pantaloni a zampa d'elefante e zeppe, dolcevita e strette giacche di pelle, minigonne e tuniche, cinturoni e cappelli a tesa larga, fantasie optical e floreali. Sono eroine, insomma, che sanno cosa vogliono: non aspettano che la vita riservi loro un'occasione, la vanno a cercare. Non cercano emozioni, le creano. Non vivono di sospiri, ma di adrenalina.

Un modo di essere che esplode letteralmente in Charlie's Angels, il film, voluto nel 2000 dallo stesso produttore della serie, Aaron Spelling. Qui i tre angeli sono le sexy Cameron Diaz (Natalie), Drew Barrymore (Dylan) e Lucy Liu (Alex). Il trio di investigatrici («sono brillanti, sono bellissime, e lavorano per me», dice adesso Charlie), ora usa con disinvoltura cervello e gambe: non solo sofisticate tecnologie ma anche arti marziali. I nuovi angeli sono le regine del travestimento, ma ci dicono che, a volte, anche un bel salto mortale può servire.Il film, e il suo sequel, del 2003, Charlie's Angels – Più che mai, incassano oltre mezzo miliardo di dollari nel mondo. A conferma che le donne di oggi, come allora, sono sempre a caccia di emozioni forti e magia. Con uno stile unico.

  • Published by Condé Nast

"Gli angeli
ci regalano due lezioni:
l'emancipazione e lo stile."

CHARLIE'S ANGELS

Fascino e adrenalina

Sono bellissime, sono brillanti, non hanno paura di nulla: ecco chi sono i tre «angeli» che hanno fatto sognare il mondo.